Uccisi con la manovra di kristeller
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sconsiglia, da sempre, la pratica della manovra di Kristeller. Spagna e Inghilterra la vietano, per la sua pericolosità. La Toscana la consente nascondendola, perché permette di non segnalare l’uso di queste violente spinte sulla partoriente, che provocano danni irreparabili a madre e nascituro. La Regione poi, anche scoraggiando il cesareo, favorisce la Kristeller. Meno cesarei significano per la Regione risparmio economico e prestigio. Ciò, di fatto, provoca numerose tragedie, nelle quali si nasconde di tutto e di cui è difficile trovare la prova delle responsabilità. Spesso gli eventi sono definiti imprevedibili e imprevenibili, come la Coagulopatia Intravasale Disseminata (CID), che la Kristeller, tra l’altro, scatena. Per ciò la manovra non compare nei fascicoli clinici, nei flussi informativi e negli audit clinici ospedalieri. La Regione così esercita, con gravissime omissioni, un’eccessiva, surrettizia attività di prevenzione del contenzioso a difesa dell’immagine e dei propri interessi, alterando le statistiche e rendendo difficoltoso, lungo e costoso il reperimento delle prove di responsabilità, nascondendo e annebbiando atti di notevole responsabilità e rilevanza penale, come il caso d’Ingrid e Andrea dimostra. A Ingrid furono praticate ben cinque manovre di Kristeller, una eseguita dall’ostetrica e quattro dal dottore. Il verbale di s. i. (sommarie informazioni) rese dall’ostetrica Mori il 15.1.2003 alle ore 10,15 negli Uffici del Posto di Polizia presso l’Ospedale S. Donato di Arezzo, tra l’altro, citano: “…verso le ore 0,45, nella sala parto trovo la donna col letto già smontato e preparata al parto, la donna era agitata e affaticata dal periodo del travaglio. Alle ore 0,55 viene applicata alla donna la ventosa ostetrica e viene praticata una episiotomia dal dott. Barone che era presente in sala parto unitamente al dott. Merelli e all’ostetrica Mazzetti a questo punto si tentava una manovra di aiuto all’espulsione del feto detta manovra ostetrica di Kristeller ma la donna non era contenta di ciò si divincolava da me. A questo punto il dott. Merelli si propone al mio posto ma la donna si rifiutava dicendogli che lui la innervosiva, comunque quando la ventosa fu pronta il Merelli esegui lo stesso la manovra. per un totale di quattro trazioni fino all’espulsione del feto”. Questo non compare in nessun fascicolo, flusso informativo e audit clinico del S. Donato di Arezzo. Consci dell’irreparabilità dei loro atti che non saranno registrati, i medici continueranno la criminale conduzione del parto nel post parto, per occultare e confondere le responsabilità. Le ore di ritardo nelle analisi del sangue, le ore di ritardo nell’inizio delle trasfusioni di plasma, le ore di ritardo nel provvedere al tempestivo trasferimento d’Ingrid in rianimazione, sentenziarono, dopo la morte del figlio, anche la Morte della madre. La falsificazione della Cartella clinica, il tacere, oltre alla madre, anche ai nonni e al padre della morte del figlio, per quasi un’ora e mezza, consentirono loro di avere maggior tempo, per rendere difficile individuare le loro responsabilità. Un’ora e mezza dopo la manovra di Kristeller e l’estrazione con la ventosa ostetrica del feto morto, Merelli, spregiudicatamente, si sentì anche di poter definire, ripetutamente, il parto “Un parto perfetto!”
Un modo, per accreditare, con freddo cinismo e ipocrisia, un parto senza responsabilità!
La Kristeller, spesso, per le arbitrarie e violenti manovre cui si presta, provoca anche morti e tragedie. Quante partorienti lo sanno? Quanti consensi informati? Ingrid il suo non lo diede (si ribellò), né le fu chiesto “COME A NORIMBERGA”. (Fu nel processo di Norimberga che emerse il valore e l’esigenza del CONSENSO INFORMATO, dalla scoperta degli orrori dei campi di sterminio, degli esperimenti fatti da medici su esseri umani sani e vivi. Non andrebbe mai, mai, dimenticato.) Andrea e Ingrid, dopo la Kristeller, sono morti, uccisi nel parto.
13 gennaio 2018 XV° anniversario www.sossolidarietasocieta.it
LA SCELTA DI NON ESEGUIRE I CESAREI – di cui nessuno risponde – è stata presa al fine di uniformarsi alla politica di contenimento dei costi, disposta, per tutte le USL della Toscana, dalla D.G.R. n. 922/2002, a partire dal 1 gennaio 2003, ribadita nella D.G.R. n. 68/2008 Tale scelta, PERVICACEMENTE mantenuta, ha provocato e provoca, in Toscana e in Italia, tante dolorose tragedie in sala parto, quante debbono succederne ancora?.